Rilevare l’ombra che un pianeta lascia quando transita di fronte alla sua stella. Ecco il principio del metodo del transito, metodo che, nonostante funzioni solo per la piccola percentuale di pianeti la cui orbita è perfettamente allineata col nostro punto di vista, ha permesso ai ricercatori della University of California di individuare un nuovo sistema solare.
Protagonista indiscussa della scoperta è la nana gialla Kepler-11, stella intorno alla quale orbiterebbero 6 pianeti (quelli scoperti) non eccessivamente distanti da essa. Infatti, soltanto il più esterno avrebbe un’orbita compresa tra quella di Mercurio e Venere (immaginando di traslare le orbite per un confronto tra le distanze). Quanto agli altri cinque, essi dovrebbero avere una distanza inferiore a quella Mercurio-Sole. Già individuati i parametri orbitali (periodi orbitali inferiori a 50 giorni per i primi cinque, periodo orbitale di 118 giorni per il sesto), le dimensioni e le masse dei pianeti (masse tra 2.3 e 13.5 masse Terrestri), nonché la loro composizione chimica.
Il sistema multiplo si trova ad una distanza di circa 2000 anni luce da noi e i suoi pianeti hanno orbite complanari, ad eccezione di uno che risulta avere un angolo di inclinazione non trascurabile. (Proprio come accade nel nostro sistema solare!)
L’attività della sonda Keplero continua senza sosta.
Ecco le dichiarazioni Nasa: