Passeggiando nel cielo…

Cassiopea, costellazione settentrionale il cui nome è legato alla figura mitologica della regina d’Etiopia.


Già nelle 48 costellazioni elencate da Tolomeo, oggi nelle 88 costellazioni moderne, Cassiopea risulta essere prossima al Polo Nord Celeste e, per questo motivo, circumpolare (dunque osservabile durante tutta la notte) in tutta la fascia dell’emisfero boreale.

Essa ha un’estensione di 598 gradi quadrati (unità di misura dell’angolo solido – 1angolo solido=41253, ndr), e si caratterizza per la particolare forma che ricorda una M o una W (a seconda della stagione in cui si osserva).

Fra le costellazioni confinanti si ricordano:
– Cefeo (marito di Cassiopea nella mitologia greca)
– Andromeda (figlia di Cassiopea nella mitologia greca) 
– Perseo
– Giraffa
– Lucertola

Le stelle principali che formano la costellazione sono:
α Cassiopeiae: stella di colore arancione e magnitudine 2,3. Il suo nome arabo è Shedir, che significa il petto della regina.
β Cassiopeiae: stella di colore giallo e magnitudine 2,28, è una delle stelle brillanti a noi più vicine (dista 54 a.l. ed ha una temperatura superficiale di circa 7000°). Il suo nome arabo è Caph, che significa la mano macchiata della regina.
γ Cassiopeiae: ha luminosità compresa tra 1,6 e 3 magnitudini. Si crede sia una stella binaria che contiene una stella di tipo Be e una stella di neutroni. Essa è l’unica stella binaria a raggi X visibile ad occhio nudo e il suo nome arabo è Tsih, che significa frusta.
δ Cassiopeiae: stella di colore bianco e magnitudine 2,66, dista dalla Terra 99 anni luce. Il suo nome arabo è Ruchbah, che significa il ginocchio della regina.
ε Cassiopeiae: ha magnitudine 3,35 e dista dalla Terra 442 a.l., è per questo la meno luminosa della costellazione. Il suo nome è Segin ma il significato è sconosciuto.
η Cassiopeiae: sistema binario (scoperto da Herschel) composto da una stella di colore giallo e magnitudine 3,4 e da una stella di colore rosso e magnitudine 7,2 che, attualmente, sono separate da 12,6 secondi d’arco. Il nome arabo è Achird ma, come per Segin, il significato è sconosciuto.

Leggenda di Cassiopea
Cassiopea, la moglie del re Cefeo, era la bella regina d’Etiopia. Il suo orgoglio sconfinava nell’arroganza, e spesso si vantava di essere bella quanto le ninfe del mare, le Nereidi. Costoro, figlie del dio del mare Nereo, si indispettirono e non perchè fossero anch’esse vanitose, ma perchè Cassiopea dimostrava di non capire che la bellezza esteriore era un dono per il quale non poteva vantare alcun merito. Avrebbe potuto manifestare riconoscenza per la propria fortuna, ma certo non inorgoglirsi per qualcosa che non si era in nessun modo conquistata, dimostrando così di avere scarso discernimento. Le Nereidi chiesero al dio che in quel momento governava sul mare, Poseidone (o Nettuno), di punire Cassiopea per la sua distorta concezione dei valori e per la sua presunzione. Egli ordinò a Balena, gigantesco mostro marino, di distruggere il regno d’Etiopia. Quando il re Cefeo e sua moglie, Cassiopea appunto, furono informati della decisione di Poseidone si recarono dal vecchio e saggio oracolo d’Etiopia a chiedere consiglio. Costui rispose che l’unica via per placare la divinità del mare era sacrificare la loro amata figlia Andromeda. Con il cuore spezzato, i due incatenarono Andromeda a uno scoglio, sapendo che Balena l’avrebbe divorata. Quando il mostro marino cominciò ad avvicinarsi la fanciulla gridò chiedendo aiuto. Perseo, che in groppa al cavallo alato Pegaso stava facendo ritorno a casa portando con sè la testa di Medusa, udì quelle grida e immediatamente volò a salvarla. Arrivò appena in tempo per sollevare la testa di Medusa di fronte a Balena, ormai vicina. Il mostro marino restò immobilizzato, perchè chiunque guardasse direttamente il volto di Medusa veniva trasformato in pietra. Perseo ripose con cura la testa nel sacco, facendo attenzione che Andromeda non la guardasse, e liberò la fanciulla, che si rifugiò tra le sue braccia. Nell’istante in cui si guardarono negli occhi, si innamorarono perdutamente. Sebbene Poseidone fosse in collera per il mancato compimento della punizione stabilita, si lasciò commuovere da quell’amore, tanto che collocò Perseo e Andromeda l’uno vicino all’altra nel cielo, perchè noi sulla Terra potessimo avere quel sentimento eternamente negli occhi e nel cuore. Tuttavia egli capì che Cassiopea meritava in qualche modo una lezione. Per questo la collocò nel cielo in una posizione che la condannava a girare in eterno attorno al polo celeste, per metà del tempo a testa in giù. 

Curiosità:
  • Se osservassimo il Sole da Alfa Centauri, la stella più vicina, esso apparirebbe in Cassiopea.
  • Rispetto al Polo Nord Celeste, Cassiopea si trova opposta al Grande Carro.
  • All’interno della costellazione troviamo una delle stelle più brillanti conosciute della Via Lattea. Si tratta di ρ Cassiopeiae, una stella ipergigante gialla di magnitudine assoluta=-8,25 (che è 550.000 volte più luminosa del Sole). 
  • Nel 1572, Cassiopea ospitò la Supernova di Tycho Brahe.
  • E’ la residenza della più forte radiosorgente del cielo, dopo il Sole: Cassiopeia A. Si pensa sia il resto di una Supernova datata 1667 della cui osservazione non si ha alcuna notizia.
  • Nella costellazione di Cassiopea sono presenti numerosi ammassi stellari, due dei quali compaiono nei cataloghi di Messier.
  • In Cassiopea si trovano alcuni sistemi planetari. In particolare, HD17156 b, pianeta appartenente ad uno di essi, è noto per possedere una massa pari a sette volte quella di Giove.
  • La stella centrale della W, Tsih (o Gamma di Cassiopea), è una stella errante variabile che saltuariamente aumenta di brillantezza. 

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