“Il tempo è ciò che accade quando non accade nient’altro.” E’ proprio così che l’illustre fisico Richard Feynman cerca di definire quella componente naturale che ci permette sempre di stabilire un “prima” e un “dopo”, ciò che accomuna ogni genere di fenomeno, sia esso fisico, chimico, biologico, ecc. Il tempo e il ruolo che esso assume, ecco il tema principale del Festival delle Scienze di Roma, giunto quest’anno alla sua settima edizione. Dal 19 al 22 gennaio, presso l’Auditorium Parco della Musica, gli ospiti dell’evento cercheranno di dare risposta a numerose domande legate alla concezione del tempo in sè, alla sua percezione e al suo scorrere. Ci sarà dunque spazio per Fisica, Astronomia, Biologia, il tutto allietato da un sottofondo di Filosofia, Psicologia, Arte, Musica, Poesia, Storia e Linguistica: già, perchè l’obiettivo è proprio quello di dare una panoramica il più ampia possibile del senso del tempo nella scienza contemporanea. Non mancheranno i momenti di riflessione sull’equazione tempo=evoluzione della specie o le considerazioni sulla precisione con cui la scienza è arrivata a determinare i tempi e su quanto la questione cronometrica, la conoscenza precisa del “quando” di ogni accadimento, sia effettivamente un punto fondamentale della ricerca. Che dire, buon Festival a tutti coloro che parteciperanno.