Scoperto il 29 marzo 1807 da Heinrich Wilhelm Olbers e battezzato da Carl Friedrich Gauss in onore della dea romana, Vesta è il secondo pianetino più massivo della fascia degli asteroidi.
La sua forma è quella di uno sferoide oblato stabile compresso gravitazionalmente, ha un diametro medio di circa 530 km e una massa pari al 12% di quella dell’intera fascia.
Grazie al telescopio spaziale Hubble sono note varie caratteristiche superficiali come, ad esempio, la presenza di un cratere di diametro pari a 460 km circa e profondità 13 km situato in prossimità del polo Sud dell’asteroide o la presenza di altri crateri minori larghi 150 km e profondi 7 km.
Vesta è attualmente uno degli unici quattro corpi identificati del Sistema Solare per il quale abbiamo campioni fisici, oltre a Marte, la Luna e la Terra stessa. Il 16 luglio 2011 una sonda spaziale della NASA è entrata in orbita intorno all’asteroide.
Il video ci conduce sulla superficie di Vesta. I dati ottenuti, oltre a soddisfare i numerosi fans della missione Dawn, aiuteranno gli scienziati a determinare i processi che hanno dato luogo alle sorprendenti caratteristiche dell’asteroide.